In un panorama digitale in continua evoluzione, la cybersecurity è oggi un elemento cruciale per la tutela e la competitività delle aziende, a livello globale. Con l’aumento delle minacce informatiche e la crescente complessità delle normative internazionali, piccole, medie e grandi aziende devono sviluppare strategie di sicurezza che siano efficaci e conformi alle diverse giurisdizioni. Tuttavia, l’approccio alla cybersecurity varia significativamente nelle diverse aree del mondo. Conoscere molto bene l’approccio alla cyber security dei vari Paesi è fondamentale per tutte quelle aziende che operano e hanno interessi di business in aree specifiche e devono quindi adattare metodologie e strumenti alle regolamentazioni vigenti. 

In Boolebox abbiamo sviluppato software e strumenti di protezione dei dati che si adattano perfettamente alle esigenze dei nostri clienti sia in USA che Europa. In questo articolo vogliamo esplorare,  in particolare, le diverse strategie adottate da queste due potenze mondiali, che riflettono diverse priorità, filosofie e conseguenti differenti regolamentazioni.

Qualche approfondimento rispetto al quadro normativo

Una delle differenze più significative tra Stati Uniti ed Europa riguarda il quadro normativo che regola ogni aspetto relativo alla cyber security.

Negli Stati Uniti, la gestione della cybersecurity è caratterizzata da una significativa frammentazione normativa, con leggi che variano a seconda del settore e delle diverse giurisdizioni statali. Sicuramente c’è una predominanza federale, con agenzie come  il Department of Homeland Security (DHS) e normative come il Cybersecurity Information Sharing Act (CISA), che promuove la condivisione di informazioni sulle minacce tra il governo e il settore privato. Esiste anche un programma come il Federal Risk and Authorization Management Program (FedRAMP) che offre linee guida per garantire la sicurezza dei servizi cloud utilizzati dalle agenzie governative. Alcuni stati possono però adottare ulteriori regolamenti o leggi specifiche per rafforzare la cybersecurity a livello locale, portando, in alcuni casi, ad una decentralizzazione che sicuramente offre  una maggiore flessibilità operativa, ma può anche causare incoerenze nell’approccio complessivo alla protezione.

In Europa, il quadro normativo è più coerente e centralizzato, con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che funge da principale riferimento. Il GDPR stabilisce standard rigorosi per la protezione dei dati personali, imponendo obblighi stringenti alle aziende in termini di cybersecurity. La Direttiva NIS2 e le iniziative dell’Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell’Informazione (ENISA) cercano di rafforzare ulteriormente la protezione informatica in tutta l’Unione Europea, promuovendo un approccio armonizzato alla gestione delle minacce.

Approccio culturale e filosofico: una visione leggermente diversa che comporta differenti normative

Le differenze normative rispecchiano approcci culturali e filosofici distinti nell’approccio alla cybersecurity in USA ed Europa.

Negli Stati Uniti, l’approccio è principalmente orientato alla protezione delle infrastrutture critiche e alla collaborazione tra settore pubblico e privato. La cultura americana enfatizza l’innovazione e l’adozione rapida di tecnologie avanzate per affrontare le minacce informatiche. Il governo svolge un ruolo di supporto, facilitando la condivisione delle informazioni e promuovendo l’adozione di best practice attraverso iniziative come la National Institute of Standards and Technology (NIST).

In Europa, l’approccio è maggiormente incentrato sulla protezione dei dati personali e sulla conformità normativa. Le aziende europee devono rispettare standard di sicurezza elevati, con un’enfasi particolare sulla tutela della privacy degli individui. Questo focus sulla privacy è radicato in una cultura che vede la protezione dei dati come un diritto fondamentale, con i governi nazionali e le istituzioni sovranazionali che svolgono un ruolo attivo nel garantire che le normative siano rispettate.

Tecnologia e innovazione: un approccio più o meno conservativo

Le differenze culturali si riflettono anche nell’approccio verso le nuove tecnologie e un diverso approccio all’innovazione. Negli USA, le aziende sono leader nell’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il machine learning per migliorare la loro capacità di rilevare e rispondere alle minacce informatiche. Iniziative come quelle promosse dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) continuano a spingere i confini dell’innovazione in cybersecurity, sviluppando nuove tecnologie che possono essere utilizzate per proteggere le infrastrutture critiche.

In Europa, invece, la tecnologia è principalmente orientata a garantire la sovranità digitale e la protezione dei dati. La crittografia end-to-end e altre tecnologie di protezione dei dati sono centrali nell’approccio europeo, che privilegia la sicurezza dei dati rispetto alla sola protezione delle infrastrutture. Le stesse Istituzioni dell’Unione Europea utilizzano gli strumenti di crittografia Boolebox per la protezione di tutti i dati sensibili e tutti i nostri software sono particolarmente apprezzati dalle aziende che lavorano in Europa perché garantiscono il pieno rispetto della GDPR grazie all’utilizzo di server esclusivamente europei.

Una crescente cooperazione in tema di Cyber Security

La cooperazione tra Stati Uniti e Unione Europea in tema di cyber security è diventata sempre più rilevante negli ultimi anni, anche a seguito della guerra Russo-Ucraina e della situazione Palestinese, sottolineando la necessità di affrontare insieme le minacce informatiche globali. A partire dal 2014, le due potenze hanno rafforzato i loro legami attraverso una serie di iniziative congiunte, culminate in sei flussi di lavoro avviati nel gennaio 2023. Questi flussi si concentrano su aree chiave come la condivisione delle informazioni, la consapevolezza situazionale, e la risposta alle crisi informatiche. Un’attenzione particolare è riservata alla sicurezza delle infrastrutture critiche, ai requisiti di segnalazione degli incidenti, alla protezione di hardware e software fino ad ambiti avanzati come l’informatica quantistica. 

Questa stretta collaborazione non solo rafforza la capacità delle due regioni di rispondere alle minacce informatiche, ma invia anche un messaggio chiaro al resto del mondo sull’importanza della cooperazione internazionale per garantire un cyberspazio sicuro e affidabile.

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